Ristrutturazione di un edificio residenziale con recupero sottotetto a Paderno Dugnano (Mi)
con arch. Valeria Rho
Si tratta di una costruzione di due piani fuori terra, con due abitazioni, per la quale siamo stati incaricati di recuperare il piano sottotetto, attualmente inutilizzato e collegarlo all’appartamento al piano primo.
I primi tentativi volumetrici sono partiti da una soluzione di progetto convenzionale: il classico recupero di sottotetto ricavato dall’innalzamento della quota di colmo, con il conseguente aumento delle pendenze e la formazione di cappuccine. Il progetto, declinato in duplice proposta (padiglione convenzionale e piramide tronca) non ci convinceva soprattutto perchè non ci permetteva di realizzare spazi abitativi piacevoli che esulassero dal tipico schema derivante dal recupero di sottotetto; locali con copertura inclinata e sola luce zenitale nei quali risulta impossibile far spaziare la vista verso l’esterno.
Proprio la volontà di soddisfare queste caratteristiche per la realizzazione di spazi abitativi piacevoli (ricerca di luce naturale, possibilità di traguardare l’orizzonte attraverso aperture verticali a quota occhi, possibilità di vivere spazi anche esterni, resi gradevoli anche dall’uso del verde) ci ha portato a modificare completamente la scelta di sagoma della copertura, passando da quattro a due falde, per arrivare al progetto finale.
La falda verso via XXV aprile è più bassa rispetto alla retrostante, per minimizzarne l’impatto volumetrico dalla pubblica strada. Gli impianti tecnici (pannelli fotovoltaici) sono posizionati sulla falda verso lato interno cortile, quindi non visibili dalla via.
Due archi a tre cerniere in corrispondenza delle pareti laterali e una trave mediana reggono staticamente tutto il sistema. La struttura lignea lamellare del nuovo sottotetto, con sistema a telaio, è pensata come un tetto tradizionale con appoggio centrale per i travetti, i quali vengono però prolungati con aggetti crescenti che definiscono un raccordo progressivo e obliquo tra le falde, disegnando un lucernario lineare sul corridoio.