L’edificio oggetto dell’intervento è una costruzione di due piani fuori terra, con un’abitazione per livello e un sottotetto precedentemente utilizzato come deposito. L’incarico ha previsto principalmente il recupero ai fini abitativi del sottotetto, da collegare all’appartamento del piano primo.

Scartati i primi tentativi più convenzionali, che prevedevano l’innalzamento della quota di colmo e formazione di cappuccine, si è optato per una soluzione che garantisse una maggior luce naturale all’interno degli ambienti con la possibilità di traguardare l’orizzonte e di vivere gli spazi esterni. Una radicale modifica volumetrica ha trasformato la precedente sagoma di copertura a quattro falde in una copertura a capriata a due falde. Due archi a tre cerniere in corrispondenza delle pareti laterali e una trave mediana reggono staticamente tutto il sistema. La struttura lignea lamellare del nuovo sottotetto, con sistema a telaio, è pensata come un tetto tradizionale con appoggio centrale per i travetti, i quali vengono però prolungati con aggetti crescenti che definiscono un raccordo progressivo e obliquo tra le falde, disegnando un lucernario lineare sul corridoio.

Il rispetto delle distanze di legge dalle costruzioni attigue ha imposto arretramenti laterali della sagoma di sopralzo, che sono stati sfruttati per ricavare da un lato un terrazzo fruibile da tutto il piano delle camere e dall’altro un giardino pensile non accessibile, che funge da schermo vegetale per le camere e il bagno.

Le fasce a verde del piano sottotetto sono state progettate utilizzando il sistema di verde pensile estensivo a basso spessore con tecnologia Daku. Diverse varietà di Sedum si combinano a graminacee ornamentali e a cespugli di Nandina domestica. La riserva d’acqua dell’elemento di accumulo idrico è stata calcolata per consentire alla vegetazione a base di sedum di superare periodi di siccità di circa tre settimane. Inoltre la realizzazione del tetto verde ha consentito la riduzione del calore sul terrazzo (e quindi nell’appartamento), permettendo di sfruttare l’area esterna nelle mezze stagioni e in estate durante le ore più fresche.